Ogni mamma quando il proprio piccolo cresce e soprattutto quando va alla scuola elementare ha paura del bullismo a scuola.
La paura più grande è non saperlo riconoscere e sopratutto la sofferenza che potrebbe provare il bambino a subirlo.
Non c’è una soluzione unica per ogni bambino ma la cosa primaria da fare è riconoscere la situazione. Anche perchè non tutti i bambini raccontano tutto ai genitori, per questo è importante osservarli e stare attente ai segnali.
Riconoscere il bullismo scolastico
Come tutti sappiamo il bullismo è quella situazione in cui un bambino vuole prevaricare su un altro bambino.
Dando vita ad una situazione di vittima/bullo nella quale il bullo mette in una situazione spiacevole la vittima, offendendolo e trattandolo male sia fisicamente che psicologicamente per un lungo periodo di tempo.
Delle situazioni che non si limitano ad un singolo episodio ma che si protraggono nel tempo e che possono essere dirette, nel caso in cui ci siano attacchi fisici o verbali o indirette nel caso delle manipolazioni creando una situazione di isolamento.
A scuola
La maggior parte di questi avvenimenti succede nelle scuole, quando i bambini frequentano soprattutto la stessa classe.
Dove il bullo di turno prende di mira intenzionalmente un bambino che vede più debole e che non riesce a difendersi, per dimostrare al branco che lui è il più forte.
Il campanello d’allarme
In queste situazioni la prima cosa da fare è cercare di riconoscere la situazione di bullismo.
Ci sono bambini che parlano con i genitori, mentre altri intimoriti anche dal bullo stanno zitti, a noi genitori sta il compito di fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme.
Una delle cose che io faccio sempre è controllare lo zaino di mio figlio per controllare se mancano cose o se i libri e i quaderni sono in ordine. Ma anche che non ci siano lividi o graffi sul corpo.
Altri invece si rifiutano di andare a scuola, all’oratorio o al loro sport preferito, questo potrebbe farci riflette sul perchè di questo atteggiamento.
Infatti a mio figlio un amichetto gli sottraeva sempre le penne, poi indagando abbiamo capito che lo faceva perchè pretendeva che mio figlio andasse male a scuola perchè era geloso. La mia fortuna è stata quella di controllare lo zaino di mio figlio e soprattutto quella di avere avuto un bambino che non ha avuto paura di parlare nonostante il bullo gli dicesse di non farlo.
I social e il cyberbullismo
Dobbiamo fare molta attenzione ai social, spesso sono attaccati proprio lì, e la nostra attenzione deve mirare al loro utilizzo, sia nel caso in cui stiano lì a controllare troppo spesso, quasi ossessivamente, sia se li lasciano di punto in bianco, questo fenomeno prende il nome di cyberbullismo.
Ho conosciuto un bullo
Io ho conosciuto il bullo della classe di mio figlio, quello che lo infastidiva e che non lo lasciava in pace, arrivando addirittura a dargli un pugno sulla bocca.
Non è altro che un bambino bisognoso di attenzioni, che non riesce in qualcosa e che vuole essere uguale agli altri, ma che si approccia in modo sbagliato.
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da te scopro sempre dei post super interessanti proprio come oggi.
ho davvero letto con piacere questo tuo post odierno ho capito tante cose.
grazie per gli questi ottimi consigli, devo dire che mi hai davvero colpita.
La prima regola è conoscere nostro figlio e sapergli leggere gli occhi e lo sguardo
Purtroppo succedendo troppi casi di bullismo ed è spesso difficile rendersi conto se un bambino viene bullizato.
Un argomento davvero molto delicato e purtroppo sempre piu’ attuale. Bisogna essere vicini ai propri figli e carpire ogni minimo dettaglio quando sono nervosi o tristi.
beh una nota dolente sembra che questo mondo stia andando incontro alla “non sensibilità”
Grazie perni consigli è un argomento davvero delicato quanto frequente.
purtroppo occorre fare tantissima attenzione quando si hano dei figli…… il bullismo si sta allargando a macchia d’olio e sempre più sono le vittime