Bimbo podalico
Ci stiamo avvicinando verso la fine della gravidanza.
Ieri al controllo ecografico in clinica per aprire la cartella del parto, abbiamo scoperto a 36+2 che Nicholas è nuovamente podalico.
Alla 30esima settimana era podalico, ma dopo un giorno ho sentito un fortissimo dolore alla gamba e alla pancia, finalmente si è messo cefalico.
Ma questo stato di felicità è durato fino a ieri, in verità durante la notte ho sentito lo stesso identico dolore della volta scorsa, ma non ci ho pensato o forse non volevo, ed invece mi ha fatta un bello scherzetto.
Di farmi fare un cesareo non se ne parla minimamente, solo il pensiero della sala operatoria e di non sentire il calore di mio marito che mi starà accanto mi raggela l’anima.
Per questo abbiamo deciso che a 36+5 proveremo la manovra di rivolgimento.
Manovra di rivolgimento
Per effettuare la manovra di rivolgimento esterno, devono sussistere alcune condizioni
- Il bimbo non deve essere già incanalato con sedere o gambe dentro il bacino, perchè se fosse così non si potrebbe muovere.
- Deve esserci liquido amniotico sufficiente.
- Non devono esserci contrazioni.
Esecuzione manovra
- La manovra, deve essere eseguita in clinica, sotto continuo controllo ecografico, in modo da permettere di vedere cosa sta accadendo al bambino e come si muove.
- Inoltre, spesso vengono somministrati dei farmaci che evitano le contrazioni uterine, proprio perchè a termine l’utero è più reattivo ed ogni manovra può scaturire contrazione che riducono l’apporto di ossigeno al piccolo.
- La manovra di rivolgimento ha lo scopo di far effettuare la capriola al piccolo in modo che diventi cefalico.
- Il ginecologo con una mano afferrerà il podice (sederino) e con l’altra la testa, naturalmente esternamente sull’addome della mamma, e con un movimento delle mani invita il bambino a fare la capriola.
- Si prova un paio di volte per cercare di farla fare in avanti, e se non ci si riesce si prova per vedere se riesce a farla indietro.
Ci sono rischi?
- Se viene eseguita correttamente, da mani esperte e in strutture adeguate, è molto sicura.
- A volte può essere dolorosa o fastidiosa, ma questo dipende molto anche dallo stato psicologico della donna.
- Anche se la forza che il ginecologo applica per fare la manovra, può dare fastidio.
- Si deve stare attenti al cordone ombelicale, per non farlo attorcigliare, ed è proprio per questo che si procede sotto controllo ecografico.
- Se fatta troppo a termine o in travaglio, si rischia la rottura del sacco amniotico e in quel caso se si gira si può attendere il travaglio, se non succede viene praticato il cesareo.
a me mette ansia pensare al parto e pensare ad un parto podalico ancora di più. spero che il tuo bambino si giri naturalmente senza bisogno della manovra o di altri accorgimenti.
Ho sentito parlare di questa manovra ma non sapevo in cosa consisteva.
nel tuo blog scopriamo sempre tante novità e nozioni di cui eravamo all’oscuro. grazie per questo tuo nuovo post.
non conoscevo tutto ciò, mi hai sinceramente spaventata, speriamo in bene x una futura gravidanza
un post ben scritto ricco di info molto utili e anche di questioni su cui parlare molto.
Avevo già sentito parlare di questa manovra, voglio dirlo a mia cognata che è in dolce attesa. Grazie per le informazioni
Mia amica grazie a questa manovra ha evitato il cesareo. Non è stato molto bello, ma ce l’ha fatta.